La svedese bookman ci stupisce ancora con questi catarifrangenti da applicare alla bici per migliorare la visibilità notturna. Infatti sono riusciti, da una cosa banale come il catarifrangente, a trarne
qualcosa di originale, utile e di notevole impatto. Tranquilli, li potrete posizionare e riposizionare dove vorrete, sono magnetici. Shop on line da 9 euro per
12 “tondini”. Bravi!
venerdì 29 novembre 2013
mercoledì 27 novembre 2013
Tocchi biQuer - CINGOMMA
Volete far vedere la vostra passione per le bici anche quando non siete in bici? e magari volete anche fare un azione ecologica? Indossate le cingomma! frutto di uno studio di design che stà recuperando vecchi copertoni di bici per fare delle cinture. Sono tutte pezzi unici e ovviamente le troverete di tutte le misure e colori! very cool! A Milano, tra gli altri, le trovate anche presso:
cicli rossignoli corso
garibaldi, 71
i signori del ciclismo
via g. ferrari,8
lunedì 25 novembre 2013
Il posto più bello dove posarlo
Da Austin, Texas, arrivano queste selle
letteralmente da calzare. Leh Seats Infatti è marchio di un artigiano che si è
ispirato alle scarpe da uomo classiche per realizzare delle selle che sembrano
delle Church o delle Florsheim. Pelle americana e italiana di tutti i colori,
design libero (se avete voglia di improvvisare) o ispirandovi direttamente
nella gallery e struttura delle selle di tutti i tipi (dalla mtb al track,
dalla city alla corsa). E non finisce qui, perché oltre alle selle ci sono dei
nastri intrecciati da urlo. Prezzi delle selle da 80 dollari in sù, massima
artigianalità, risultato da urlo. E se avete la sella dei vostri sogni che non
cambiereste mai perché ormai porta i segni dei vostri glutei modello sindone,
nessun problema: possono prenderla e rivestirla con qualsiasi pelle o design
desideriate. Tutto on line, shop e consulenze su:
venerdì 22 novembre 2013
Velo dream
Dall'illuminato studio di architetti "Studio NL architects" di Amsterdam, arriva il progetto "Bicycle Club", un velodromo che sembra sospeso da terra in
quanto il pian terreno è delimitato da ampie vetrate quasi invisibili. Un progetto di biquer design che inizierà a vedere la luce dal prossimo anno ad Hainen in Cina. Il Bicycle Club ha conquistato i cinesi, anche perché nel design hanno rivisto le linee dei tradizionali tetti delle pagode. Purtroppo, e speriamo solo per il momento, non ci sono in previsione repliche di questa struttura in Europa. Quindi divulgate questo
post! sarebbe bello trovare un'amministrazione comunale o un imprenditore
illuminato consapevole del fatto che una struttura di questo tipo oltre che ad un ottima funzione sociale porterebbe anche benefici economici. It's a biquer crusade!
mercoledì 20 novembre 2013
Happy Birthday!
La tedesca Retrovelo quest’anno compie 10 anni (l'abbiamo già
recensita in settembre per le sue fantastiche bique realizzate all'insegna
dello stile e del design classico) ha in cantiere un formidabile progetto per
festeggiare al meglio questo importante traguardo: un tandem. Una fantastica bique a due posti inspirata alle linee di un vecchio tandem di probabile origine belga, il
Learner Mixte Tandem. Ovviamente non vediamo l’ora di vederlo finito!
lunedì 18 novembre 2013
Ritorno al Futuro
Lo studio di design ding300 in collaborazione con la BASF ha
progettato questo prototipo di bici elettrica ispirandosi ai primi velocipedi del 900 ma
rivisitandolo in chiave futuristica, ovvero realizzato in polimeri
futuristici, con luci automatiche integrate nel telaio etc etc. La batteria trova
alloggiamento all'interno del “blocco” sella, blocco che una volta parcheggiato
si può staccare per una comoda ricarica in ufficio. Peccato solo che questo
prototipo rimarrà tale in quanto è stato realizzato solo per dimostrare l’alta
tecnologia a cui è arrivata la BASF. Ma ci auguriamo che un
domani qualcuno possa dar vita a questo progetto perchè è un mezzo di indubbio fascino.
venerdì 15 novembre 2013
Addio pavè
A Milano è un'istituzione. E' una delle poche aziende milanesi che hanno fatto la storia del ciclo locale e, da alcuni
anni, è anche un riferimento all'estero del made in Italy. Stiamo parlando di Rossignoli, mitico
negozio di corso Garibaldi, da dieci anni ormai sempre all’avanguardia in fatto
di biciclette e stile. Dopo questa doverosa sviolinata, fatta con molto piacere perché Rossignoli ha contribuito a far nascere in noi la passione per le biciclette
di design, citiamo nello specifico la Urban. E' una bique realizzata "in casa", dalle linee molto pulite ma con ruote a prova di rotaia (fat frank) e cambio nel mozzo a 3 marce. Ovviamente
essendo fatta in casa potrete scegliere tutto, dal colore (portando il
vostro rifermento pantone) alla sella (Brooks ovviamente) e alle manopole (in pelle disponibili in 3 varianti colore). Insomma onore alla bici, e anche a Rossignoli, che è riuscito nell'ardua impresa di mantenere lo spirito da vecchia bottega milanese pur essendo decisamente diventato molto main stream. Stima.
mercoledì 13 novembre 2013
Non vedo l'ora
Dalla Virginia - US arrivano
questi magnifici orologi di recycled design. Cerchi, corone, pignoni, catene,
raggi… tutto fa brodo, anzi orologio in questo caso. Se siete stufi di vedere
l’ora su decoder o dvd player, o peggio ancora sull’iphone, basta mettervi in
casa uno qualsiasi di questi segnatempo per essere gratificati dallo scorrere
del tempo. La spedizione costa abbastanza (sui 35 euro) e gli orologi partono
dai 50… i migliori sono intorno ai 90. Magari ve ne intendete abbastanza per
rifarvelo con i vostri vecchi cerchi e un meccanismo di un orologio Ikea da
parete. Io vado ad ordinarlo al volo, voi fate ciò che vi pare.
lunedì 11 novembre 2013
Ladro! Ti ho fottuto!
Siete stufi di trovarvi fermi davanti ad un palo con la vostra bici e una catena e finire nel loop sul cosa legare a
cosa? Se lego il telaio mi fottono la ruota davanti, se lego la ruota
davanti mi fottono quella dietro, se lego ruota e telaio mi fottono la sella, e cosi
via? Molto bene, la tedesca Sphyke ci ha pensato e ha trovato una
soluzione piena di stile e design in modo da toglierci tutti i dubbi. Si tratta di un fighissimo dado con capsula a combinazione con il quale
potrete sostituire il bullone di chiusura
dei mozzi, del tubo reggi sella, del
manubrio etc etc... E la cosa non stona affatto, anzi diventa addirittura un accessorio estetico oltre che funzionale. Così adesso la Brooks può stare al sicuro, voi potete uscire con meno catene e lucchetti, e se proprio vi dovessero puntare qualcosa forse sceglierebbero il dado!
giovedì 7 novembre 2013
Prima la tela poi il pittore
Le fasi per assemblarsi una bici da soli sono
abbastanza chiare, così come è chiaro che una volta recuperato tutto, un
passaggio fondamentale è la verniciatura del telaio. Farla home made è
rischiosissimo… anzi lo sconsigliamo. Andare in una carrozzeria per auto poi, è
come andare dal medico della mutua per un mal di denti: sempre di dottore si
tratta, ma forse non è quello giusto. Insomma, a ognuno il suo, è fondamentale.
Quindi eccoci arrivare alle porte di Milano, nella zona industriale di Settimo
Milanese (navigatore necessario), e suonare a un capannone, campanello DO CAR.
DOssena CARlo dal 1985 vernicia telai di bici, con
tutta la professionalità e l’artigianalità che potete immaginare solo guardandolo
in faccia. Sarete accolti in un ufficetto vintage dalla figlia, Laura, alla
quale spiegare qualsiasi cosa vogliate: colore pantone, finitura, scritte, etc.
Dettagli: hanno già loro i colori standard famosi (tipo Bianchi o Legnano),
hanno degli adesivi standard per i brand / loghi più importanti, ma potete
portare i vostri adesivi, o mandare via mail i file dei vostri loghi. Tempi non
velocissimi, prezzi in linea con la qualità, ma molta disponibilità e
gentilezza.
Consigli: buttate un occhio sul retro dove c’è il
laboratorio in cui sabbiano e verniciano perché merita e, se poi volete una
qualche cromatura, possono indicarvi un capannone a 5 minuti di strada che può
fare al caso vostro (lo vedremo in un prossimo post). E per finire quando un meccanico
ciclista vi chiederà dove avete verniciato la vostra bique e voi risponderete
Docar (o Dossena), sicuramente vi guarderà con ammirazione.
Tiki taka di legno
Dai paesi baschi arrivano
questi fighissimi carpentieri con telai e bici artigianali di legno. La storia:
visto il periodo di crisi e la passione per la bicicletta, hanno accantonato
gli stipiti e gli infissi e si sono messi a studiare la realizzazione quasi
sartoriale di un telaio di legno. 2 anni di lavori e di tentativi e alla fine
ecco a voi l’ Axalko. Estetica top, ingegneria top, prezzi… top (su richiesta).
Sono pochi al mondo in grado di costruire telai veri di legno (per intendersi
non da esposizione di design), loro ce l’hanno fatta, e hanno avviato una vera
e propria produzione pseudo industriale… nel senso che non si ordina al volo,
vanno prima compilati moduli di richiesta, va versato il 25%, vanno discussi
assieme tutti i singoli dettagli (fighissimo), e si paga una volta ricevuta a
casa. Ovviamente potete scegliere tutto, a partire dal legno. Insomma bravi
veramente, dopo Nadal e il Barcellona, un altro valido motivo per stimare la
Spagna!
martedì 5 novembre 2013
Skivazz!
Chiamare la Skyver "bici elettrica" è un eufemismo, diciamo
che è un ibrido tra una bici e un monopattino. Come funziona: si stà impiedi su delle pedane attaccate al telaio a V
rovesciata e si viene spinti da un motorino elettrico che, a seconda del
modello, arriva a 500W di potenza e velocità
di circa 35 km/h. Vedendola in azione dal vero al Bike Expò di Padova si rimane a bocca aperta... è una scheggia! L'origine non elettrica della Skyver è il modello “base” da montagna, una bici che rimane nello zaino nella salita alla vetta e poi ci sale
sopra per scendere a tutta velocità... insomma una sorta
di downhill portatile. Prezzi ovviamente in linea con i mezzi elettrici di buon livello (on web da
circa 1500 euro) ma sicuramente oggetto originale e di probabilissimo culto! Mentre le
versioni non elettriche partono da circa 700 euro.
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